Benvenuti in questo ventinovesimo appuntamento con la rubrica domenicale “Riascoltati per voi”. Ogni tanto può succedere che un disco ti “esploda” tra le mani senza preavviso, come una granata colorata, rumorosa e tanto sfacciata. Ti sorprende, ti confonde e al tempo stesso ti travolge. È quello che mi è capitato nel 2005 quando ascoltai per la prima volta un gruppo fuori da qualsiasi schema: i Gogol Bordello. Questo disco era il loro travolgente manifesto di ribellione e identità: “Gypsy Punks: Underdog World Strike”, un album che non si ascolta, si vive. O forse si subisce, sicuramente si balla e si urla. Ma soprattutto, non si dimentica.
